lunedì 24 giugno 2013

Recensione - Zodiac

Zodiac. Piccola introduzione per chi non lo conosce;
Zodiac è un serial killer degli anni 60-70, che terrorizzò San Francisco e dintorni tra il '69 e il '71. In questi 3 anni sono state accertate ben sette vittime. Divenuto famoso per la sua identità ancora sconosciuta, e per mandare lettere a giornali e polizia appena commesso l'omicidio, dando dettagli che solo la polizia conosceva.
Detto questo, andiamo al film.
Datato 2007, diretto da David Fincher, Zodiac è ispirato direttamente dai libri di Robert Graysmith, vignettista del San Francisco Chronicle, che si cimenta nella risoluzione del caso.
Il film si apre con una giovane coppia che, in auto, si appartano in un parcheggio per fare due chiacchiere; ma lì vengono avvicinati da una misteriosa auto. Lo sportello si apre, e ne esce un uomo con una torcia. I ragazzi, pensando fosse un agente, preparano i documenti, ma quando il ragazzo abbassa il finestrino, viene raggiunto da 2 colpi di pistola, mentre la ragazza da ben 5.
Settimane dopo, troviamo Robert Graysmith (Jake Gyllenhaal), alle prese con i preparativi scolastici del figlio. Va a lavoro (il Chronicle) ma lì la redazione riceve la prima lettera del maniaco, questa volta non firmata e anonima, con uno strano codice alla fine, dicendo che se avessero decifrato quel codice, avrebbero saputo la sua identità. Finisco qui, perchè da adesso il film comincia sul serio, e ogni cosa che succede è importante fino all'ultimo secondo. Un film lungo 2 ore e 38 minuti, ma non è "pesante", anzi, il film scorre che è un piacere. Niente scene d'azione, o altro: solo dialoghi, dall'inizio alla fine, e le scene degli assassinii del killer. Un film adatto a chi già conosce la storia, o per chi è curioso. La regia è fantastica, delle inquadrature davvero carine, e la recitazione è fantastica (un Robert Downey Jr. bravissimo come sempre).
P.S. Zodiac ha inviato altri codici come il primo, ma ancora oggi nessuno è riuscito a decifrarli.

VOTO: 8

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