sabato 15 giugno 2013

Recensione: Asylum Cave - Benighted

Sono un grandissimo acquirente di Metal Hammer, versione italiana del noto magazine sull' heavy metal. Quando ancora facevano dei bei numeri, usavano lasciare le ultime 2 pagine della rivista alla rubrica denominata "Hammer Smashed Face", (come la famosissima canzone dei truculenti Cannibal Corpse); in questa rubrica venivano recensiti 5 album brutali, dal brutal death al black, dal grindcore al death puro, in ordine di bellezza. In un numero, al primo posto con un bel 9, c'erano questi Benighted. La recensione mi fece venire una grandissima voglia di ascoltare l'album: finalmente lo trovo su ebay, e appena consegnato lo ascolto.

L'inizio è affidato a una sveglia, seguita da una radio che trasmette musica hawaiiana, ma alla frase "wake up john!" inizia la brutalità pura, sembra quasi schizofrenia (e posso dirlo, visto che il cantante lavora in una clinica psichiatrica). L'album continua così: strumenti letteralmente violentati, ma attenzione: la loro è una brutalità ragionata, non sono note veloci suonate da incompetenti: ogni singola nota riesce a dare un'atmosfera all'album, E poi c'è "A Quiet Day!; forse la migliore dell'intero album, con uno dei growl più profondi e lunghi che abbia mai sentito.

Un disco che mi ha letteralmente sorpreso (e che poi mi ha portato al death), che riesce a unire grindcore-brutal death-death-black con una naturalezza spiazzante. E' la prima volta che lo dico: vive la france!

Line-up: Truch - voce
              Litchy - chitarra
              Gab - chitarra
              Candy - basso, chitarra
              Kikou - batteria

VOTO: 9

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