giovedì 1 agosto 2013

Recensione: Halo of Blood - Children of Bodom

Dopo poco più di 2 anni tornano, stronger than ever, i finnici Children of Bodom, band vicina al melodic death, ma difficile da catalogare. Quello che questo "Halo of Blood" ci dimostra una band molto più matura in confronto ai loro vecchi album, un songwriting più serio più cupo, e più vario. SI passa facilmente dal black metal della titletrack alla semi-ballad che mi ha ricordato molto gli In Flames di "Clayman", passando per una "Transference" (primo singolo rilasciato dalla compagine) difficilmente catalogabile in un genere. Alexi Laiho (cantante e chitarrista) è maturato, sia vocalmente che strumentalmente, con uno scream migliore e più cupo, e delle clean vocals in un paio di canzoni. E' certamente un album più vario e più maturo, ma in pieno stile Bodom.
P.S.  vi consiglio vivamente l'acquisto della versione digi dell'album, perchè le 2 bonus track sono davvero due perle, assolutamente fantastiche e spensierate!

Line-up: Alexi Laiho - voce e chitarra
             Roope Latvala - chitarra
             Henkka T. Blacksmith - basso
             Janne Warman - tastiera
             Jaska W. Raatikainen - batteria

VOTO: 8


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