lunedì 26 agosto 2013

Recensione: Agony - Fleshgod Apocalypse


E rieccoci qui. Un'altra recensione. Questa volta, e per la prima, mi muovo sul suolo italiano, la nostra "amata" patria. Di recente ho scoperto questa compagine italiana, e devo ammettere che un po' (ma giusto poco) è risalito in me l'amore per la patria. Parlo ovviamente della band qui a destra, i Fleshgod Apocalypse! Sono abbonato (anche) alla rivista Blast!, rivista trimestrale che riassume il catalogo dell'impero Nuclear Blast, e su un numero recente notai questo artwork. Rapido approfondimento e subito scopro del loro essere italiani, e subito penso "ah, allora non esistono solo Rhapsody e Lacuna Coil!". Cerco subito qualcosa su Youtube, ed ecco che scatta la scintilla: amore a primo ascolto. Riesco finalmente ad acquistarlo, e lo ascolto il prima possibile. Inutile fare un track by track, perchè l'album è un tutt'uno, alla maniera di Metropolis dei Dream Theater. La cosa che li rende speciali è che sono "diversi", sono stati i primi (correggetemi se sbaglio) nell'unire il death metal più veloce e brutale a una vera orchestra! La musica proposta è velocissima, quasi black metal, ma con dei cambi di tempo che la rendono death puro. L'intro è un qualcosa di spettacolare, tutta affidata all'orchestra, che subito non lascia spazio, anzi, accompagna il gruppo nella loro missione: devastare i timpani dell'ascoltatore e l'ambiente circostante.Insomma, se avete una quindicina di euri, non esitate a acquistare questa opera. Non ve ne pentirete.

Line-up: Tommaso Riccardi - voce, chitarra
              Cristiano Trionfera - chitarra, voce
              Paolo Rossi - basso, voce
              Francesco Paoli - batteria, chitarra, voce
              Francesco Ferrini - piano

VOTO: 9

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