Phil Anselmo. Carismatico idolo di molti metallari e sogno erotico di molte "metal chicks". Frontman dei Pantera, Down, Superjoint ritual, e chitarrista per Arson Anthem e un'infinità di altri gruppi. Ora ritorna sulle scene con un suo disco, interamente scritto da lui, e prodotto a 4 mani (Phil stesso e Michael Thompson), in cui chiama dei compagni da band quasi sconociute, o non molto famosi (Warbeast e Marzi) chiamati "The Illegals". L'album è il più estremo che le mie orecchie abbiano mai sentito. Ora voi direte: e il brutal death, il grindcore e altri? Canzoni di Justin Bieber in confronto. Il disco è estremo in modo ragionato; non è violento o altro, ma incazzato, come si può dedurre dai testi: infatti le liriche sono come un'offesa a se stesso e alla sua musica ("... this is not music..." "... I am a ridicolous man...") e sono estremamente diretti, senza messaggi nascosti o altro (come ha dichiarato lui stesso i varie interviste). Strumentalmente fa male alle orecchie: chitarre velocissime e molto potenti, batteria che passa dal thrash, al black, al death, e così via. Come genere è inclassificabile: unisce tutto, anche l'ambient. Insomma, i fan hanno dovuto aspettare 2 anni per questo album, ma vale la pena spendere questi (pochissimi) soldi. Da avere assolutamente, indipendentemente da chi siate, fan o meno. Su Amazon lo trovate a 9 euro!
Welcome back Phil!
Lie-up: Phil Anselmo - voce
Marzi Montazeri - chitarra
Bennett Bartley - basso
Jose Manuel Gonzales - batteria
VOTO: 9.5
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