giovedì 25 luglio 2013

Recensione - Non Aprite Quella Porta

The Texas Chainsaw Massacre, conosciuto in italia come "Non Aprite Quella Porta", è uno dei miglior film horror mai esistiti: angosciante, folle, ricco di messaggi subliminali e morali. La versione del '74, l'originale, è la migliore secondo me: il remake non rende bene l'atmosfera della vecchia pellicola. La trama è classicamente horror: 2 coppie vanno a visitare una vecchia casa, una delle due si separa, e succede il macello, nel vero senso della parola. Leatherface rimarrà uno dei miei "cattivi" preferiti, perchè non è solo cattivo, ma ha un'anima, ha una immagine forte, ed è molto umano. Vi renderete conto voi stessi di quanto Faccia di Cuoio è il personaggio più "normale" dell'intero film. E per finire, dico una cosa: la mia passione per i serial killer mi ha portato a una conclusione: questa storia è ispiratissima da Ed Gein, uno dei più brutali serial killer americani, difatti questo Gein usava delle maschere fatte con la pelle delle sue vittime e depredò un cimitero per usare varie parti dei cadaveri come oggetti d'arredamento. Insomma, un film insano tratto da una persona altrettanto malata. Da vedere assolutamente.

VOTO: 9

mercoledì 24 luglio 2013

Recensione: Silent Hill 2 OST - Akira Yamaoka

Avete mai provato paura o angoscia ascoltando della musica? No? Bene, adesso avete l'occasione per provarci. 
Silent Hill: Un marchio ormai divenuto famoso, tantissimi videogiochi, 2 film, grafic novels, tantissime altre cavolate... Una saga iniziata col piede giusto (giustissimo, uno degli horror videolugici più forte che abbia mai giocato) e che, nel mettersi al passo coi tempi, si sta perdendo nella banalità e nella poca atmosfera. Questa OST viene dal secondo capitolo videoludico, il migliore secondo chi scrive. Un gioco che emoziona, tantissimo, e angoscia ancor di più. La colonna raddoppia quello che ho appena detto. Composta interamente da Akira Yamaoka, ragazzo metallarissimo con una forte passione per la musica in generale, sforna della musica varissima e angosciante, rilassante, movimentata, paurosa...
Passa dal rock classico al metal, ma roba di due o 3 canzoni: il resto è basato su altri strumenti, che incutono paura in una maniera incredibile. Il ritmo è ossessivo, si ripete sempre cambiando le tonalità (sempre cupissime). Quei piccoli raggi di sole durano 2-3 minuti, ma vengono subito coperti da dei nuvoloni neri da 5-6  minuti. Potete ascoltarla anche senza aver giocato al videogame, ma se lo fate dopo l'esperienza al pc o alla consolle, questa musica vi entrerà nel cuore. E vi angoscerà.

P.S.: vi allego il link del download, la copia fisica è "inesistente"!
http://www.4shared.com/rar/34N_yRr-/Silent_Hill_Complete_-_Silent_.html

LIne-up: Akira Yamaoka - tutti gli strumenti

VOTO: 10 

sabato 20 luglio 2013

Recensione: Walk Through Exits Only - Philip H. Anselmo & The Illegals

Phil Anselmo. Carismatico idolo di molti metallari e sogno erotico di molte "metal chicks". Frontman dei Pantera, Down, Superjoint ritual, e chitarrista per Arson Anthem e un'infinità di altri gruppi. Ora ritorna sulle scene con un suo disco, interamente scritto da lui, e prodotto a 4 mani (Phil stesso e Michael Thompson), in cui chiama dei compagni da band quasi sconociute, o non molto famosi (Warbeast e Marzi) chiamati "The Illegals". L'album è il più estremo che le mie orecchie abbiano mai sentito. Ora voi direte: e il brutal death, il grindcore e altri? Canzoni di Justin Bieber in confronto. Il disco è estremo in modo ragionato; non è violento o altro, ma incazzato, come si può dedurre dai testi: infatti le liriche sono come un'offesa a se stesso e alla sua musica ("... this is not music..." "... I am a ridicolous man...") e sono estremamente diretti, senza messaggi nascosti o altro (come ha dichiarato lui stesso i varie interviste). Strumentalmente fa male alle orecchie: chitarre velocissime e molto potenti, batteria che passa dal thrash, al black, al death, e così via. Come genere è inclassificabile: unisce tutto, anche l'ambient. Insomma, i fan hanno dovuto aspettare 2 anni per questo album, ma vale la pena spendere questi (pochissimi) soldi. Da avere assolutamente, indipendentemente da chi siate, fan o meno. Su Amazon lo trovate a 9 euro!
Welcome back Phil!

Lie-up: Phil Anselmo - voce
            Marzi Montazeri - chitarra
            Bennett Bartley - basso
            Jose Manuel Gonzales - batteria

VOTO: 9.5

sabato 13 luglio 2013

MESSAGE FOR NON-ITALIAN FOLLOWERS

I've seen, through the control panel of this blog, that I have some followers outside Italy. So, as I write reviews only in italian (it's easier for me) I've added a translation button in the bottom-left side of the review page. Just select your language and enjoy the review!

Recensione: Ordo ad Chao - Mayhem

Ordo ad Chao, che tradotto nella nostra lingua significa "ordine dal caos": ed è proprio quello che si trova in questo album; un "caos" scaturito dalla ferocia dei vari strumenti, ma messi incredibilmete in ""ordine" dalla voce del frontman Attila, che riesce a rendere l'album perfetto come colonna sonora di un film horror. Cupo, velocissimo, pesante, prodotto pochissimo e masterizzato alla stessa maniera, il black metal nella sua essenza più pura. Con una differenza: niente scream. La tradizione impone questo, delle urla spaventose, ma a quanto pare Attila non è molto attaccato a queste tradizioni; per chi segue i Mayhem dall'inizio (o per chi ha ascoltato almeno il loro primo disco, "De Mysteriis Dom Sathanas",) non è nuovo allo stile canoro del vocalist: recitazione, con qualcosa in growl e sparso qui e lì uno scream non rauco, ma delle vere e proprie urla, ed è proprio per questo suo modo di cantare che l'album incute una depressione senza pari. Molti estimatori del "true black metal" potrebbero storcere il naso, ma rendiamoci conto di una cosa: nella scena black ormai i gruppi sono tutti uguali, o si distinguono perchè mettono delle orchestre o altro: ma saper distinguersi dal black puro suonando black puro, è roba da pochi. O solo da Mayhem.

Line-up: Attila Csihar - voce
             Blasphemer - chitarra, basso
             Hellhammer - batteria

VOTO:  8,5