Bisogna ammetterlo: le copertine dei Pantera non sono mai state spettacolari e piene di messaggi nascosti. Ma, a loro modo, hanno fatto la storia dell'heavy music, diventando delle vere e proprie leggende. Come ogni membro della band. E, come si suol dire "mai giudicare un libro dalla copertina".
Il "primo disco" dei Pantera è come un bel calcio in faccia: pesante, granitico, veloce. E ti lascia il segno, in modo positivo ovviamente.
Phil è ancora Halfordiano, ma con qualcosa di diverso; batteria e basso (rispettivamente Vinnie Paul e Rex Brown) fanno da tappeto al vero punto forte del disco: la chitarra. Elettrizzante, pesante, ed estremamente folle. Dimebag si supera, e diventa subito l'idolo di molti chitarristi. Tecnica, passione e passione. I tre ingredienti del suo stile. E la cosa più bella, è che il sound del disco è genuino, niente modifiche, o "copia e incolla". Non annoia mai, vario, ma allo stesso tempo eterogeneo. Non è il loro miglior disco, ma una pietra miliare del metal in generale. E' uno di quei dischi da ascoltare prima di morire. Assolutamente.
Line-up:
Phil Anselmo - voce
Dimebag Darrell - chitarra
Rex Brown - basso
Vinnie Paul - batteria
VOTO: 8,8
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