domenica 13 aprile 2014

Recensione - Music Inspired by the Life and Times of Scrooge - Tuomas Holopainen

Tuomas Holopainen: forse l'uomo più discusso della scena metal sinfonica. E forse l'unico musicista che non sbaglia mai un colpo. Famoso per la sua carriera con i Nightwish, band fondatrice del Symphonic Metal, è finalmente riucito a pubblicare il suo disco solista. Ispirato niente di meno che da: Paperon de Paperoni. Esatto, niente lotte interne o altro: il madman finnico ha scelto il Papero come ispirazione. Fonte presa direttamente dall'omonima storia di Don Rosa, colui che ha creato questo racconto che descrive tutta la vita di Paperone e il disegnatore della copertina del disco. 
E ora viene il bello: niente power metal o symphonic: il symphonic c'è, ma senza metal. Toglietevi dalla testa chitarre (se non per un solo ne "A Lifetime of Adventure), basso e batterie: qui c'è solo tanta orchestra, con 4 cantanti e ospiti alla voce (Johanna Kurkela nei panni di Doretta Doremì, Johanna Ilvanainen, che dà la voce a Piumina O'Drake, e che funge anche da narratrice e da madre del protagonista; Alan Reid, voce di Paperon de Paperoni, e il già noto Toni Kakko, che qui funge da narratore). C'è tanto su cui parlare, ma forse è meglio fermarsi qui; sappiate soltanto che qui dentro di roba ne troviamo tantissima, per tutti i palati. Non mi resta altro che confermare una frase di Tuomas "una colonna sonora per un libro".

LIne-up:
Tuomas Holopainen - pianoforte, tastiera
Troy Donokley - Uillean Pipes, Low Whistles, Bodhran 
Mikko Livanainen - chitarra, banjo
Dermot Crehan - violino
Teho Majamaki - Didjeridoo
Jon Burr - Armonica
Pip Williams - arrangiamenti orchestrali

VOTO: 9

giovedì 10 aprile 2014

Recensione: Cowboys from Hell - Pantera

Bisogna ammetterlo: le copertine dei Pantera non sono mai state spettacolari e piene di messaggi nascosti. Ma, a loro modo, hanno fatto la storia dell'heavy music, diventando delle vere e proprie leggende. Come ogni membro della band. E, come si suol dire "mai giudicare un libro dalla copertina".
Il "primo disco" dei Pantera è come un bel calcio in faccia: pesante, granitico, veloce. E ti lascia il segno, in modo positivo ovviamente. 
Phil è ancora Halfordiano, ma con qualcosa di diverso; batteria e basso (rispettivamente Vinnie Paul e Rex Brown) fanno da tappeto al vero punto forte del disco: la chitarra. Elettrizzante, pesante, ed estremamente folle. Dimebag si supera, e diventa subito l'idolo di molti chitarristi. Tecnica, passione e passione. I tre ingredienti del suo stile. E la cosa più bella, è che il sound del disco è genuino, niente modifiche, o "copia e incolla". Non annoia mai, vario, ma allo stesso tempo eterogeneo. Non è il loro miglior disco, ma una pietra miliare del metal in generale. E' uno di quei dischi da ascoltare prima di morire. Assolutamente.

Line-up:
Phil Anselmo - voce
Dimebag Darrell - chitarra
Rex Brown - basso
Vinnie Paul - batteria

VOTO: 8,8