mercoledì 6 novembre 2013

Recensione: ...And Justice for All - Metallica

Un album sicuramente enigmatico. Molto cupo, cupissimo. E arrabbiato. Tanto arrabbiato. 
Successore del perfetto "Master of Puppets", doveva reggere il confronto. E ci riesce alla grande, pur non raggiungendo la perfezione del precedente lavoro. Perchè qui c'è tanta rabbia, troppa, per renderlo incredibile. E si sa, la rabbia rende ciechi. E non dimentichiamoci, è il disco post Cliff Burton (morto in un tragico incidente stradale durante il tour di Master), uno dei maggior compositori dei precedenti 3 dischi, quindi vera colonna del gruppo. Non perdono di qualità, questo sia chiaro, ma perdono un po di atmosfera. 
Le tracce sono tutte fantastiche, una più cupa dell'altra, fino a raggiungere l'apice con Dyer's Eve, la più veloce del disco. One rimane la migliore di tutto il disco, un'atmosfera da paura, e uno dei testi più belli di sempre. Peccato per il nuovo bassista, un ragazzino conosciuto col nome di Jason Newsted (ora diventato il miglior bassista metal, secondo il sottoscritto), che è stato letteralmente isolato (il basso è quasi inesistente), creando solo immagine per quel periodo (periodo che finisce, a livello di suono del basso, con l'uscita di Load). 
Se siete incazzati neri e avete qualcosa di adrenalinico per sfogarvi, ascoltate questo disco. Vi assicuro, starete meglio dopo.
P.S. La canzone "To Live is to Die" è stata scritta creando un collage di tracce di basso non utilizzate di Cliff Burton.

Line-up:
James Hetfield - voce e chitarra
Kirk Hammett - chitarra
Jason Newsted - basso
Lars Ulrich - batteria

VOTO: 9

martedì 5 novembre 2013

Recensione: Pure Heroine - Lorde

"Lorde su un blog metal?". Esatto. Questa ragazza merita. Primo disco (dopo un  Ep), consigliatomi da mia sorella. Perchè ascoltare di tutto è una bella cosa. Ascoltare solo metal per giorni, mesi, anni, scoccia. Ogni tanto ci vuole qualcosa per staccare, e non ditemi "il metal bisogna averlo dentro" perchè è un'enorme cavolata. Noi abbiamo la musica dentro, non il metal. Fate i finti metallari solo per essere accettati da un'altra società che fa tanto l'alternativa ma è composta da persone uguali, e sto parlando del Metal. Un vero metallaro ascolta anche altro, perchè è aperto ad altro, al diverso. Scusate lo sfogo, ma questo pensiero è nella mia testa da tanto tempo. Torniamo a noi: Ella Maria Lani Yelich-O'Connor, meglio conosciuta come Lorde, esordisce a marzo di quest'anno con il suo primo Ep, "The Love Club EP", e il 30 Settembre esce "pure Heroine", primo disco. Si capisce subito il talento di Ella Maria: il disco suona diverso, ambientale, estremamente ipnotico, e la voce aiuta: recita, sempre un tono basso, non raggiunge mai toni elevati. E i testi, anche se ispirati ad artisiti pop non proprio originali, lo sono. Se volete staccarvi dall'ormai ripetitivo metal, e volete rilassarvi, questo disco fa per voi.
P.S. l'album va ascoltato quando fuori piove, altrimenti non ha la stessa atmosfera!

VOTO: 8

domenica 3 novembre 2013

Recensione: Dream Theater - Dream Theater

A soli 2 anni di distanza da "A Dramatic Turn of Events", ritornano i maestri del Progressive Metal: I Dream Theater. E lo fanno con la testa alta. 
Ormai Mangini è parte della band, e quasi non si sente la mancanza dell'ormai ex batterista Mike Portnoy. Questo è uno di quei dischi da ascoltare più e più volte per poter essere assimilato in tutte le sue più scure sfumature; prendete Metropolis pt.2 e fatelo suonare a una band grande nel senso di età: ricaverete questo capolavoro.
L'intro è tra le migliori che le mie orecchie abbiano mai ascoltato: maestosa, epica, estremamente progressiva (ma va??) e assolutamente fantastica. il disco prosegue liscio per tutta la sua durata, e tutte le sue canzoni. Così unico da non accorgersi del nome delle tracce che passano; e poi, la suite finale di ben 22 minuti, è a dir poco favolosa: un pezzo simfonico nel mezzo, un'intro spettacolare che fa letteralmente pensare la frase "the beginning of the end". E quasi mi dispiace che il disco abbia una fine, perchè ormai la band ha raggiunto un livello tale da renderli unici su tutto il panorama metal. Nel loro campo, ovviamente. Se dovessi fare una "top 5" dei dischi dei DT, sicuramente questo lo collocherei al secondo posto, appena dietro Metropolis. Se invece dovessi scegliere il miglior disco del 2013, il mio primo pensiero sarà sicuramente Dream Theater.

LIne-up:
James Labrie - voce
John Petrucci - chitarra
John Myung - basso
Mike Mangini - batteria
Jordan Rudess - tastiere

VOTO: 9.8